giovedì 14 novembre 2019

CORSICA CANTA


DORIA  OUSSET

ROMA



« CYRNIORUM  FORTIA  BELLO  PECTORA

Ti mandu, Madonna Fiumarola, la mio ultima preghera,
Lu mio cantu, porta lu in mare, testamentu salutare
Fin’à a Corsica di u mio core, per sempitern’altare

T’emu trovu sott’à l’acqua è purtata in cor’di chjesa
Per pregà ti cù pietà in lingua corsa senza pratesa
Avemu fattu cunfraterna chì fusti à u fiume ripresa

Domani mi impiccheranno, quelli che fedele ho servito
Con i miei fratelli isolani che di Roma tenevamo le porte
Ti mando per testimone, il lamento del soldato…

Quantu corsi sò sbarcati nant’à e to dolce calate
In tempu di saracini, u suldatu è l’abbate
Quantu anu trovu un agrottu, ghjunti quì per ùn più pate

Eppò hè ghjuntu lu francese è lu so orgogliu nativu
U sbirru di u rè in Farnese cù lu so scoppu gattivu
U so viziu hè l’arnese è lu so focu hè speditivu

Domani mi impiccheranno, quelli che fedele ho servito
Con i miei fratelli isolani che di Roma tenevamo le porte
Ti mando per testimone, il lamento del soldato…

Dumane seraghju mortu, a mio anima in paradisu
Senza mancu più tremà, basgieraghju lu to visu
Ma da Trastevere à L’Urnanu, dolu serà cundivisu… »



La canzone ricorda il sacrificio della Guardia Corsa Papale, che servì a difesa del Pontefice, fino alla fine della sua Storia.  Storia che si concluse con condanne, impiccagioni e scioglimento a causa dell’intervento della Francia.

La canzone ripercorre la storia della nazione corsa che si stabilì a Roma durante l'eta moderna e servì nella "Soldatesca corsa" per il Vaticano. La comunità corsa era raggruppata nel quartiere di Trastevere intorno alla Basilica di San Crisogono e alla Chiesa di Santa Agata, dove la statua della Madonna di Fiumarola (del Carmine) era stata recuperata dal corso del delta del fiume Tevere. Un incidente provocato dai soldati di Luigi XIV nel 1662 pose fine alla storia epica della Guardia corsa che aveva la responsabilità della sicurezza della città e della protezione dei sovrani pontefici. Le sale di Costantino, in Vaticano, custodiscono la memoria di questi illustri soldati dal dipinto di un'allegoria della Corsica sotto la quale si nota il motto: "CYRNIORUM FORTIA BELLO PECTORA" o "Cuore dei corsi valoroso in guerra". Doria rende omaggio alla storia antica di questi corsi impiantati a Roma attraverso la sua canzone e questo clip in cui lei incarna lo spirito antico e vendicativo dei soldati corsi sacrificati nel 1662. Per rinnovare il legame millenario che un tempo ha unito la Corsica e Roma.


La canzone “Roma” è dedicata ai legami storici tra Roma e la Corsica, con la Guardia Corsa Papale esistente dal 1603 al 1662 e con il rione di Trastevere, infatti la Basilica di San Crisogono era la chiesa nazionale di sardi e corsi e all’interno della chiesa sono stati sepolti molti corsi al servizio del papa nella Guardia Corsa Papale.


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